copduskburn(Cimmerian Shade Recordings) Sludge/doom di fabbricazione croata l’EP “Atum”. Lo hanno assemblato i Duskburn, dopo averne realizzati già due tra il 2010 e il 12. Nelle note stampa leggo che le canzoni sono basate su “isolamento e angoscia (“Marrow”); l’occulto e l’eresia (“Left for the Wolves”); presagi catastrofici e l’epurazione dell’umanità (“Atum”)”, dunque del puro nichilismo e decadenza formale. Infatti il sound procede per atti lenti, atmosfere cupe e piene di febbre, di malattia e intossicazione dell’anima. Quei suoni pieni e ombrosi alla Neurosis, passaggi appena un po’ meno freddi dei Godflesh, però poi quanto si avvicinano alcune litanie che le chitarre creano. Tutto quanto è un limbo grigio, ossessionato, dalle andature dilatate e le canzoni che si espandono ma all’interno sembrano avere poca sostanza. Non mancano le melodie che celebrano momenti che punzecchiano l’attenzione, eppure quell’aria di devastazione lascia pensare a brani che somigliano a luoghi abbandonati e decrepiti. Bisogna avere l’intenzione di calarsi in un mondo alla sua fine per vivere questi pezzi che nel complesso formano un EP sicuramente aderente al genere, ma un pochino vuoto di contenuti.

(Alberto Vitale) Voto: 6/10