copedvian(Total Metal Records) Uscito in Russia il 20 dicembre 2012, un giorno prima della ‘temuta’ data della profezia Maya, ma diffuso nel resto d’Europa soltanto in questi giorni, “2012” è il debut della progressive metal band Edvian, nata attorno all’interesse dei due fratelli Plitkinyh. I maggiori riferimenti li vedo nel prog più ‘violento’, come quello di Symphony X, Ayreon o addirittura Pagan’s Mind, e devo riconoscere ai russi, pur nell’assenza di melodie lineari e facilmente fruibili, una già matura capacità di songwriting. “Progress of Death” è complessa ma non cervellotica; piace soprattutto il contrasto fra voce pulita e screaming (anziché growling, come invece accade nella maggior parte dei casi). “This is War” ha quel respiro ‘aperto’ che spesso affascina in composizioni progressive: e attenzione alla ubriacante coda strumentale. “Time” ha un andamento avvolgente e ipnotico; ispirata anche la ballad in crescendo “For the Sake of Love”, mentre “Crazy World” sconfina inaspettatamente nell’industrial. Un disco sufficientemente vario per appassionare pubblici diversi: vale certamente un ascolto valutativo.

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10