(Terrasound Records) Rabbia. Sentimento profondo di odio e furia. Sensazioni urlanti incatenate in un abisso senza fine. Grida di ribellione, migliaia di anime dannate che convergono contorte nella linfa vitale di questo act polacco. Un’implacabile sequenza di pezzi proposti con pesantezza, brutalità, potenza ed una intelligente fantasia tecnica che offre come risultato un suono pulito, definito, energetico, dinamico. Undici pezzi dove il cantante Maciek Rochaczewski urla con una forza infinta, donando ad ogni parola un peso giusto, condividendo con l’ascoltatore tutta l’ansia, la sofferenza, il dolore dei testi. Musicalmente gli Empatic si collocano sul death tecnico, con remoti richiami alla scuola svedese nelle frequenti parti melodiche offerte da chitarre con un suono cristallino. I ritmi sono accattivanti, aggressivi e mai troppo veloci, rendendo ogni pezzo potenzialmente devastante dal vivo. Esaltante il riff di “Tomorrowland” che fin dalla prima nota trasmette una energia infinita, e regala una angosciante sezione intermedia che sfocia nel melodico per poi tornare ad una potenza capace di tramutare il pogo di un pubblico in un olocausto di corpi sudati e martoriati. “VS”, per la quale è stato anche girato un video, propone, furiosa, una cadenza che si ispira a dinamiche del passato (Sepultura, Pantera), senza togliere la vena melodica tipica degli svedesi.  Bellissime “Dreamer” e “Fulfilled Dreams”, quasi delle ballate (secondo gli standard degli Empatic), ricche di sentimento, interpretate in maniera fantastica, e con delle lyrics molto coinvolgenti. Gli Empatic regalano anche divertimento con pezzi particolari, meno impegnati ma ricchi di dinamismo: la violenta “So What” e la cover degli Orchestral Manoeuvres in the Dark “Enola Gay”, naturalmente cantata con un massiccio growl, e la sostituzione di ogni sintetizzatore con chitarre chirurgiche suonate molto bene. Manca ancora un vero marchio di fabbrica che possa ben definire il sound di questi polacchi, ma siamo comunque davanti ad un album molto valido, di sicuro impatto. L’ascolto trasmette una carica furiosa totale, impossibile restare fermi, impossibile rilassarsi. Potenza allo stato primordiale, che si scatena nelle vene con energia devastante!

(Luca Zakk) Voto: 7/10