copevile(Earache Records) Semplicemente thrash metal. Poca originalità, ma è sicuramente nell’intenzione della band. Meno velocità rispetto ai primi lavori, e forse più mid tempo e groove. Il risultato è decisamente godibile, ricco di energia, suonato in maniera perfetta, e composto con una certa varietà di tempi e cambi di tempo che rendono il tutto dinamico, altalenante, mai noioso. Sono proprio gli stacchi, i cambi, gli assoli che emergono come sangue da una ferita la forza di questa band, che riesce a suonare fresca ed ispirata, nonostante fedele a stili ormai datati. Rimane infatti sempre quella sensazione di essere in stretto contatto con i vecchi Metallica, Testament e Slayer, ma le nove tracce sono sicuramente divertenti, specialmente per coloro che hanno consumato i vecchi vinili delle citate bands, e hanno bisogno di qualcosa di nuovo, anche se strettamente fedele ai canoni old school. Riff elargiti con generosità soddisfano i desideri degli amanti del genere, creando un lavoro che risulterà sicuramente ancora più efficace dal vivo. Bel thrash con “Outsider” e “Underworld”. Micidiale la title track con il suo riff scontato ma sicuramente bello e perverso. Memorabili le cadenzate “Words Of The Dead” e “What You Become”, molto bella la thrash-ballad “Tomb” che ricorda un po’ Metallica e Testament, e decisamente interessante la conclusiva “New Truths Old Lies”. Questo è un album di Thrash metal. C’è poco da dire. Non ci sono novità o soluzioni particolari. Formula collaudata, teoria ampiamente dimostrata. O piace o non piace. O piace il genere o non piace il genere. Musica senza compromessi, creata comunque con intelligenza e maestria, prodotta molto bene. Headbanging garantito.

(Luca Zakk) Voto: 6,5/10