copewigheim2(Massacre) Davvero piacevole il seguito di “Bereue Nichts”, uscito nel 2012. “Nachruf” è il nuovo album di una band che è cresciuta sensibilmente in fatto di stile, ma senza snaturarsi, rimanendo se stessa e potenziando semplicemente i lati migliori del proprio sound. Gothic nero dalle venature doom e a volte sinfoniche. Atmosfere tetre o decadenti, barocche o epiche, nenie corali solenni, passaggi cupi oppure da gelare il sangue. E’ un festival gotico senza pari questo nuovo lavoro firmato da Allen B. Konstanz e Schwadorf (The Vision Bleak) e Yantit (Eisregen). Il cantato è ovviamente in tedesco e scorre senza increspature sulla fiumana di note che creano melodie docili e andanti e dai toni sempre spaventosi, come l’opener “Zwischen Menschen”. I momenti più pomposi, degnamente sinfonici e caratterizzati da un impianto metal poderoso, ma sequenziale e limitato all’accompagnamento delle atmosfere melodiche, sono tanti in questo lavoro, ma si contraddistinguono “Am Meer” e “Liebes Lied”. L’altra modalità sonora degli Ewigheim è quella loro tipica fusione di metal ed elettronica, per un blando industrial o neue deutsche härte che possa essere. Il risultato vede una serie di pezzi alcuni melensi di tipo doom/gothic, insieme ad altri più metal ma contemporaneamente pieni di melodie semplici o comunque accattivanti. Proprio la seconda tipologia di canzoni mi sembra che esprima meno momenti interessanti, soprattutto perché queste riescono ad essere vivaci e caratterizzate solo in prossimità del ritornello. Qualcosa di interessante lo si trova in “Die Augen Zu”, ma canzoni del calibro di “Heimweh” o “Falsches Herz” sembrano essere schematiche ed avere la giusta esplosività appunto solo nella zona ritornello. Nel complesso lo standard qualitativo del trio proveniente dalla Turingia resta comunque alto.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10