(Fastball music) Chi fa del thrash metal una passione, avrà già adocchiato in passato questo manipolo di tedeschi che del thrash metal ne fanno anche loro un’autentica e sentita passione. Fondano la band nel 2007 i Fateful Finality, poi il grande passo con un debut album è del 2011. Si intitolava “King of Torture”, quattro anni dopo “Battery” (QUI recensito) venne pubblicato dalla Steamhammer e due anni fa sempre la Fastball ha pubblicato il terzo, cioè “Mankind”. “Executor” suona fresco, innanzitutto perché la produzione è degnamente attuale, affatto laccata ma non manchevole di cure, mentre il sound dei Fateful Finality è un turbinante thrash metal sospeso tra fine anni ’80, questo momento del genere lo si potrebbe avvicinare agli Exodus, e la seconda metà ’90, con i Testament come punto di avvicinamento. Attraverso sette canzoni, più una bonus, ovvero una trascinante cover di “Moonchild” degli Iron Maiden che sposta l’asse dello stile quasi verso il melodic death metal, una intro all’album e una hidden track, altra cover della travolgente “Overkill dei Motörhead, il thrash metal dei tedeschi scorre, non suona scontato pur con la sua ovvia assonanza verso ‘atmosfere’ già note. A volere identificare qualcosa verso cui puntare il dito, c’è la tendenza alla similitudine dei brani. In questo forse contribuisce l’andatura, il modo di portarla avanti con una velocità generale troppo standard. L’ascoltatore con “Executor” deve farci l’orecchio. Un tratto di modernità si avverte in giro, come in “They Breed the Dead” che possiede toni alla Lamb Of God. Tutto sommato però questo martellante e, va sottolineato, dinamico thrash metal mulina minuti di forza e impatto. I Fateful Finality sono thrash metal, lo sono nell’animo e rispettano il genere con una prestazione onorevole.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10