(Nordvis Produktion) I suoni di una foresta. I suoni di un deserto di ghiaccio. I suoni di una landa lontana, di una vetta isolata. I suoni della natura. Il respiro stesso della natura. La purezza immensa della natura. E la sua meravigliosa e crudele innocenza. E poi quel legame perduto tra uomo ed ambiente circostante, tra i quali vigeva un reciproco rispetto, un reciproco timore, esaltato da culture -come quella nordica- dove uomini, sangue, onore, dei e natura erano convergenti, spiritualmente uniti, appartenenti alla stessa dimensione, allo stesso ciclo della vita. Ma erano altre epoche, ormai appartenenti solo alla mitologia: il nostro percorso ormai è lontano da quella essenza, da quella purezza e “Flykt” lo descrive, soffre, vuole fuggire, vuole tornare indietro. Estrema malinconia per valori e le tradizioni perdute, con un barlume di speranza per un ritorno alle origini, a ciò che conta veramente, a l’unico vero concetto divino. Solo venticinque minuti di musica che definirei spirituale, un concetto più ambient dei Wardruna, registrato alla perfezione, curato in ogni singolo dettaglio, dai cori alle voci singole fino a quel fugace growl. Dai suoni al sogni, dall’oscurità all’emozione. Un EP che va oltre la musica, oltre l’immaginazione, oltre i ricordi e oltre le percezioni. Un EP che trasforma in musica la purezza e l’autentica bellezza di una natura nordica, incredibilmente ricca di sfumature di colori e suoni. Un luogo meraviglioso che sembra popolato da ignoti spiriti. Ricco di travolgente magia.

(Luca Zakk) Voto: 9/10