copforteruin(Autoproduzione) Primo EP per questa band finlandese che si definisce Melodic Death Metal. Ascoltando le tre tracce presenti all’interno di questo lavoro, fin da subito ho compreso che il tutto è un mix ben fatto di death metal melodico e tecnico che ricorda gli Hypocrisy e i Death con influenze deathcore vecchia scuola stile Carnifex. Devo ammettere che il mix è veramente interessante e piacevole perché l’ascolto non è mai noioso, anzi, il punto di forza di questo gruppo a parer mio sta proprio nel saper miscelare bene il tutto senza mai annoiare l’ascoltatore. La melodia nei generi estremi del metal personalmente non mi è mai andata a genio, perché trovo che molto spesso sfocia nella banalità e rende il tutto assai stucchevole… Insomma “snatura” il metal stesso. Grazie a Dio, però, non è sempre così e possiamo notarlo nel pezzo “Enter the Masquarade”; probabilmente è il cavallo di battaglia di questo EP con la sua melodia trascinante e la tecnica che a tratti sfiora il progressive rock tipico degli anni 70: potrà sembrare strano ma certi passaggi di questa canzone mi ricordavano i gloriosi Camel. Certo, questa affermazione probabilmente può essere fin troppo azzardata, ma sono certo che tutta la storia della musica sia collegata da una caratteristica comune, ovvero la sperimentazione. Si lo so, questo termine è spesso presente nelle mie recensioni, ma reputo che essa sia veramente la “salvezza” del metal odierno e futuro. I Forte Ruin probabilmente l’hanno capito e il massimo esempio per esternare questo concetto è proprio “Enter The Masquarade”. Per concludere direi che questo lavoro autoprodotto va ascoltato e valorizzato, come è giusto che sia… Se lo meritano. Forte Ruin: tra death e progressive rock.

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(Matteo Molotov Ross) Voto: 7,5/10