(Rock of Angels Records) Un solido power/progressive metal per il terzo disco dei greci Fortress under Siege, che non apparivano sul mercato dal 2014; i nostri vantano un copertinista che, se intendo bene, è un vero pittore, tale Yiannis Koutrikas. La opener “Love Enforcer” propone un power svelto, che guarda ai Masterplan più tosti come ai Primal Fear meno arcigni, ma non dimentica un refrain melodico. “Lords of Death” ci dà dentro con cori e chitarre dure dal fascino Vanden Plas, mentre c’è qualcosa degli Iced Earth, pur inseriti in un contesto sonoro meno spigoloso, nella struttura di “Atlantis”. Con “Silence of our Words” si fa una gradevole incursione in un prog metal quasi puro; “Vengeance” ha cadenze e suoni che fanno pensare addirittura al prog rock fine anni ’70! La gloria di “Spartacus” viene invece cantata con delle tastiere dal suono molto anni ’80, mentre la ballatona conclusiva “The Road unknown” mi ha addirittura ricordato il mood delle cose di Jorn Lande. Non c’è forse puro genio in queste tracce, ma la riuscita generale è di certo soddisfacente e sicura.

(René Urkus) Voto: 7,5/10