copfrostbite(Crysella Records) “Everything that I crave” è il secondo album dei Frostbite, band gothic metal di Atlanta guidata da Christopher Lee Compton, vocalist attivo in diversi progetti di genere. Dopo l’intro “Nightmare”, dall’impianto gothic/industrial, “The Name of Blasphemy” conferma questi suoni secchi e netti, anche se il refrain è un po’ debole. “Reach Out” ruba assurdamente un notissimo movimento di chitarra ai Radiohead, ma il passo falso è riscattato dall’ottima “Until your Tears”, che sul tappeto di una ritmica indovinata costruisce i gradevoli saliscendi della melodia portante e della voce di Christopher. Il pezzo migliore del lotto è però “Lies”: gotico ed elettronica si fondono perfettamente con un finale che sa addirittura di 69 Eyes, con una voce femminile lontana che urla e si dispera. Bella, in chiusura, anche la triste ballad “Death of a Friend”. Non dimentichiamo in ogni caso la titletrack, un mid-tempo pesante e ‘cattivo’, molto adatto allo stile vocale arcigno di Compton. Per quanto riguarda la bonus track, una volta tanto non sono contrario alla cover presentata: “Venus in Furs” dei Velvet Underground in versione elettrogoth è meravigliosa! Un disco interessante, magari non perfetto ma con diversi stimoli per gli appassionati di queste sonorità.

(René Urkus) Voto: 7/10