(Satanath Records) Questo gruppo italiano ci è andato giù pesante. La musica proposta ha la forma di un death di stampo brutal piuttosto che black metal. I continui blast beat abituano presto l’ascoltatore a ritmi serrati e senza respiro. Le otto tracce proposte scivolano via velocissime, quasi senza dare il tempo di adattarsi ad un suono malvagio e inquietante, che non disdegnerebbe nella discografia dei Deicide. L’ispirazione americana si sente tutta in effetti, con una voce potente e profonda in grado di tener testa a riff furiosi e tempi veloci e malati. Il minutaggio delle singole canzoni è piuttosto esiguo, i nostri sparano letteralmente i suoni in testa e non lasciano tempo alcuno per elaborazioni della struttura canzone, lineare su pressoché tutto il lavoro. Una produzione pulita e all’altezza del suono contribuisce a creare un disco compatto e ben riuscito, da bersi tutto d’un fiato.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10