copgraveson(Quarock Records) Ti piace subito. Ti stuzzica. Riesce a incuriosirti, ma più di ogni altra cosa a viverlo, sentirlo, farlo tuo. “Dr. Fausten (Und der höllische Anleihe)” dei Modenesi Graves Of Nosgoth abbina blackened, gothic e alcuni elementi tipici dell’heavy estremo. Costellato da melodie prodotti attraverso riff dalle distorsioni dure e spietate, l’album presenta una bellezza nera. I Graves Of Nosgoth manifestano una padronanza della materia esemplare. Arriva però una spontanea riflessione su una certa similitudine con alcuni tratti delle atmosfere dei Cradle Of Filth di alcuni anni fa. “Ashesgold” per esempio, dove la durezza del sound è accompagnata e contrastata da una voce femminile, soprano, che rende l’atmosfera scorrevole nonostante le numerose strutturazioni del songwriting. I GON sono questo: melodie incastonate in un tessuto che offre momenti estremi, significativi nelle atmosfere truci, gotiche a volte macabre, e dove emerge una vivacità generale che non può non pungolare l’ascoltatore, chiedendogli di offrire la propria attenzione. Chitarre fragorose, dure, chiare nelle loro reagire ai colpi dei plettri e con un impeto assolutamente autorevole, forse maestoso. Un atteggiamento a tratti progressive, ma mai lontano da quella fiera e armoniosa cattiveria che riveste il sound. Solo la batteria forse è eccessivamente digitalizzata dalla produzione. Tuttavia i colpi di Giammarco Agazzotti sono assolutamente impeccabili, come un cuore nero che batte a ritmi impressionanti. La drammaticità di alcuni brani è impressionante. “Mephisto Philosophy” ad esempio ha una incredibile tensione interiore, perfettamente seguita dal brano “The Festering Pat”, dove spicca un assolo fantastico. Proprio gli assoli sono altri piccoli preziosi momenti in giro per l’album. In questo marasma di tenebre che si evolvono con atroce agonia, trova posto “Bejond Journey”: voce pulita, coro femminile in latino, minima orchestrazione e una chitarra acustica che rende l’atmosfera tra il medioevale e la ballata sacra. Ottimo momento per stemperare e prepararsi all’assalto di “Evanescence Cult”, brano tiratissimo, estremo, in un black metal alla Cradle Of Filth. Le voci sono in growl, sembrano predominare, ma anche lo scream viene utilizzato di continuo. Doppia voce, doppio stile e dunque ricchezza assoluta nelle sfumature. Va detto, sono lodevoli!

(Alberto Vitale) Voti: 8/10