(Autoproduzione) I peruviani Hamadria esordiscono a ben dodici anni (!) dal primo demo: “Reina azul”, ovvero ‘Regina azzurra’, è una discreta prova di power/gothic metal che non segue sempre la via maestra. Si parte proprio dalla titletrack, brano sostenuto con un flavour fine anni ’90 e una pioggia di solos; convince di meno la ballad “Sonada Soledad”. I nostri hanno proprio un problema con le ballad, perché più avanti in scaletta “Susurro” suona stiracchiata e a tratti lamentosa. Va detto che buona parte della riuscita (o al contrario del fallimento) dei brani dipende dalla vocalist Kassandra, talora molto intensa, qualche volta meno ispirata.  Intensa “Gritos”, vagamente alla Epica ma capace anche di rallentamenti pianistici di spessore; quasi otto minuti per la cangiante “Gotas de Hiel”, dai toni comunque sempre orecchiabili, ed è coinvolgente l’energia sprigionata da “Puertas al Sol”, che parte lentamente ma poi raggiunge velocità da shred metal. Con “Cabalgata a la última Batalla” i nostri si affidano senza esitazioni a tastiere da After Forever o, al netto delle tonalità della singer, da primi Sonata Arctica. Un outsider degno di interesse.

(René Urkus) Voto: 7/10