(Metalville) I tedeschi Harpyie sono forse gli estremisti modernizzanti del Mittelalter Rock (o Metal): in questo disco reinterpretano alla loro maniera undici classici della scena, generando una vera e propria battaglia fra i suoni originali e le loro riletture. Del resto, se ben intendo, l’ibrido anglotedesco “Minnewar” dovrebbe significare ‘La guerra dell’amor cortese’… “Tanz mit mir” dei Faun ne esce forse troppo ‘indurita’, per una revisione che esaspera la dolce melodia dell’originale; “Spielmannsschwur” dei Saltatio Mortis viene invece resa con suoni più pieni e moderni, per un risultato accattivante. Assai dinamica “Es gibt nur Wasser”, presa dal repertorio dei Santiano; briosa anche la tedeschissima “Thekenmädchen” dei Versengold. L’originale di “Blau wie das Meer” di Mr. Hurley & die Pulveraffen aveva un arrangiamento che definire folk rock era già troppo; gli Harpyie ne fanno una rilettura quasi nu metal, forse anche in questo caso eccessiva e snaturante. Rotonda e solida, invece, “Kleid aus Rosen”, ripescata da quel capolavoro dei Subway to Sally che è “Herzblut”. Che dire: non sono un purista della scena, che deve preservare i classici nella loro bellezza originaria… però mi sembra che, nella maggior parte dei casi, ai suddetti classici non giovino chitarre ribassate e cantato free style. Voglio esasperare il paragone: voi ascoltereste una versione techno della Nona Sinfonia? Se sì, allora certamente provate ad ascoltare “Minnewar”. Se invece no…

(René Urkus) Voto: 6,5/10