(Subsound Records) Da Ankara, in Turchia, un trio di artisti puri, gli Hayvanlar Alemi i quali a loro detta professano un folk rock psichedelico strumentale. Oh, certo, è strumentale senza dubbio. Psichedelico? Anche. Ma la componente folk è solo suggerita, a volte subdolamente ipotizzata, tanto che questo album riesce ad prendere possesso di teorie stoner esaltate da immense chitarre che sposano con orgoglio verso un rock più classico, anche se nell’insieme di rock classico sicuramente non se ne trova molto. Complessi, quindi, imprevedibili, originali anche nell’impostazione dell’album! La band infatti esiste da molto tempo (vent’anni!) ed ad un certo punto nel 2017 ha preso un areo per l’Italia, destinazione Veneto, per rinchiudersi in uno studio di registrazione dando libero sfogo all’improvvisazione e registrando in una sola volta svariati brani per coprire la pubblicazione degli album futuri. Alcuni brani sono più heavy ed oscuri, altri sono più leggeri… ma questo “Psychedelia In Times Of Turbolence” contiene proprio quelli pesanti, quelli che inneggiano ad una decadenza doom e stoner, sferzando l’etere con teorie rock e divagazioni deliziosamente psichedeliche. Nervosa ed irrequieta “News Of The World”, brano che offre molto spazio ad una chitarra palesemente metal. Pesante e lenta, ma luminosa ed ottimista anche nel suo contesto decadente “Referendum Day”. Contorta e progressiva “Kuşkonmaz MMXVII”, canzone nel quale le ispirazioni folk, o comunque tradizionali, emergono con più irruenza. C’è rock, c’è blues, c’è immensa teatralità su “Aden”. Melodie che vagano nell’infinito su “Thundercloud Museum”. “Kaos Sembolü Güneş ve Bahar” è graffiante, a tratti classica, ma anche decisamente evocativa, mentre la conclusiva “Swans Of St. Aarhus” è puro istinto del momento trasformato chirurgicamente in suoni. L’album va preso per quel che è: pura espressività artistica, in quanto questi ragazzi hanno registrato tutti quei brani in quel momento, secondo l’estro di quel momento e l’ispirazione conseguentemente percepita. Questo disco è una specie di album di foto: vai in vacanza, fai un viaggio… scatti centinaia di foto e poi, una volta tornato a casa, quando hai voglia e tempo, ti metti a guardarle, scartando quelle mediocri ed organizzando in album quelle buone… un album con le foto della città illuminata dal sole, un album con le foto dei musei, uno con le foto delle feste nei locali ed uno con le foto in notturna, quelle con esposizione lunga, quelle più impattanti, forse violente, ma dannatamente suggestive. Questo è “Psychedelia In Times Of Turbolence”. Foto notturne di una città incantevole. Uno sguardo dentro la musica degli Hayvanlar Alemi, uno sguardo secondo un punto di vista oscuro ma comunque ricco di punti luminosi.

(Luca Zakk) Voto: 9/10