(autoproduzione/Atomic Stuff) Gli Heartless tentano di aprirsi un varco nella scena musicale italiana grazie a questo mini autoprodotto, il quale include cinque pezzi abbastanza variegati nell’insieme. L’iniziale “Baby Maybe Somebody” è un rock imperniato su un riff articolato e dall’essenza settantiana. E’ “Heartless” a mostrare il retroterra punk/hard rock, grazie a riff scatenati e poi spezzati da un intermezzo semi-G ‘n’ R e Mötley Crüe, il quale di seguito esplode in una forma decisamente più heavy. “Stelen by Summer” germoglia in un delicato arpeggio, si sviluppa acusticamente e ha un’atmosfera che ricorda gli High Tide o comunque i pezzi acustici del rock britannico tra i ’60 e i ’70. “The End of the Summer” ha un incipit ipnotico e soave, ma il passo è ceduto all’hard rock, anche in questo caso abbastanza settantiano, con un lungo assolo di chitarra che percorre gran parte della struttura del pezzo. La quinta song è “Rock n Roll Dirty Dream”, nella quale i quattro riprendono quota tra le vette dell’hard rock in stile californiano, con l’idea di un assolo di batteria nella porzione finale del brano. “Five Bullets in Your Heart” è un lavoro che se avesse avuto l’assistenza di un produttore o di una mano esperta, probabilmente avrebbe sottratto qualche passaggio superfluo. Gli Heartless pare abbiano dentro un discreto bagaglio formativo e tanta, ma tanta energia da veicolare. Questo lavoro si ascolta piacevolmente, ma non si riesce a passare su qualche eccesso di troppo: per esempio l’assolo di chitarra in “The End of the Summer” a tratti è pretenzioso, l’assolo di batteria di “Rock n Roll Dirty Dream” è decisamente lungo e sposta i connotati del brano. Allo stesso tempo però l’idea di dilatare i pezzi, a mo di lunghe session nello stile rock ’60 /’70, non è cosa da tutti. Gli Hertless vanno seguiti perchè hanno delle idee, ma necessitano di sostegno in studio.

(Alberto Vitale) voto: 6/10