(Fastball Music) La band di Norimberga presenta, per la seconda volta, un concetto musicale forte e insolito, cioè quello di suonare dell’heavy metal in acustico. Hellride sono appunto al secondo album in dieci anni di attività, il precedente è del 2013 e si intitola “Acousticalized”. “Goodbyes to Forever” ricorda un pochino e solo per le atmosfere, qualcosa delle esibizioni acustiche dei Queensrÿche. Alcuna matrice degli Hellride però, porterebbe portare l’ascoltatore a sentire le loro melodie come prosecuzione di quelle della band di Seattle. Kai Pasemann (ex Paradox), Stefan Gassner (ex Dreamscape) e vocalist Tom Klossek (ex MegaBite), si affidano appunto alla voce e alle chitarre acustiche, per nove pezzi che scorrono con un pathos e una grazia piacevoli. La scelta di affidarsi al totalmente acustico, viene messa da parte solo in “Air Supremacy”, nella quale intervengono anche una docile batteria e il basso elettrico. Sono questi elementi che contribuiscono alla buona resa della canzone, contraddistinta da una completezza unica rispetto alle altre. La dimensione completamente acustica però offre esempi oltremodo lodevoli, come la perla “Napoleonized”, oppure “The Misanthrope” e niente male “Young Turks”, in origine un classico di Rod Stewart. La decisione di proseguire la propria musica con solo due chitarre acustiche e pochi e lievi accorgimenti di effetti a contorno, rendono “Goodbyes to Forever” una proposta piuttosto personale. Alcuni pezzi potrebbero concretamente essere dell’heavy metal in maniera acustica, altri elettrificati potrebbero avrebbero forse una resa differente, ma poco importa. Gli Hellride hanno il merito di portare avanti un discorso autonomo e con delle canzoni piacevoli.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10