(Peaceville Records) Lo scozzese James McBain porta su Peaceville il suo suonare che mischia heavy, thrash, black e punk. Sound ruvido, nero e votato a descrivere testi legati alla stregoneria e l’occultismo ricavati da fatti storici della sua Scozia. L’ascolto di “The Affair of the Poisons” porta alla luce rievocazioni di Venom, Metallica e cose del thrash tedesco di un tempo, ma non solo. In questo turbinio di old style, rivolto in definitiva al black metal o quanto meno a coloro che hanno contribuito a generarlo, spuntano persino i Motörhead. Infatti ascoltando pezzi come “Spectres of the Blood Moon Sabbath”, quanto la successiva “Vampires’s Grave”, l’elemento rock and roll entra prepotente e tanto che il secondo dei due non può esimersi dall’essere appunto accostato ai Motörhead. “The Affair of the Poisons” può dunque considerarsi anche come una discreta espressione del black and roll. Album saettante, dettato dalla velocità con riff veloci o ruvidi e irruenti quanto certi impeti punk. Ascolto graffiante e gradevole, con un timbro stilistico prestampato e definito sin dall’opener e title track.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10