(Season of Mist) Nuova entità concepita dal vocalist King Aleijster de Satan (Saturnian Mist, King Satan, Arvet, oltre ad essere attivo sul mercato discografico con molteplici attività) e Jesse J. Heikkinen (The Abbey, Phallosopher, King Satan, ecc). I due volevano lavorare assieme, si pensava pure ad una entrata in formazione di Jesse nei Saturnian Mist… ma alla fine dominò una visione diversa, più ampia, una visione che i due condividevano sia musicalmente che a livello di testi ed interpretazione vocale; questa è stata la nascita di Henget, una espressione di black metal che fin dall’inizio desiderava prendere le distanze dalle regole scritte, da strutture musicali prevedibili. “Beyond North Star” è dunque un album estremo sotto molti aspetti, non solo per una certa arroganza sonora, ma anche per un esplicito atteggiamento libertino il quale porta il sound verso una dimensione teatrale, imprevedibile, sicuramente più legata a teorie avantgarde piuttosto che convenzionali. Una storia già sentita, già scritta da gente nota come Dødheimsgård o Arcturus? Non esattamente, in quanto Henget è una dimensione più essenziale, in un certo senso, meno coreografica e più vicina a rituali proibiti e noti solo a pochi eletti; dopotutto il moniker stesso ha un doppio significato, potendo essere tradotto sia come ‘vita’ che come ‘spirito’, sicuramente un dettaglio che esalta la dimensione occulta, alimentando una curiosità che il duo soddisfa egregiamente con otto brani intensi, fuori dagli schemi, tanto melodici quanto dissonanti, tanto atmosferici quando crudeli e feroci. “Beyond North Star” è stilisticamente difficilmente descrivibile in poche parole: si tratta di una espressività musicale nella quale inoltrarsi, percorrendone i labirintici meandri ben consci che dopo ogni angolo può celarsi qualcosa di favoloso, qualcosa di terribile, qualcosa di semplicemente surreale… qualcosa sicuramente impattante!

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10