(Century Media Records) Mini EP, contenente due brani inediti ed una cover per appena diciotto minuti di musica. Descritto in questo modo, il nuovo lavoro dei romani Hideous Divinity potrebbe sembrare quasi un qualcosa di trascurabile e di poco conto, ma si tratterebbe di un errore madornale! Sarebbe un delitto bollare in questo modo un’opera di tale spessore. Con queste tre canzoni, la formazione laziale dimostra di sapersi evolvere in maniera netta eppure coerente con il loro stile, cementare quanto di buono fatto in precedenza, imponendosi tra le migliori realtà della musica estrema tricolore, ed infine il saper reinterpretare materiale altrui con spiccata personalità. L’opener “Acheron, Stream Of Woe” dimostra una progressione stilistica stupefacente, quasi una mini suite che tra parti estremamente aggressive ed altre più atmosferiche e ragionate, conferiscono al brano un taglio epico e cinematografico, seppure in chiave brutal death. “Chestburst” si colloca stilisticamente più con il passato, con partiture più snelle e dirette eppure complesse, un po’ alla Hate Eternal. “Delirium Trigger” è una cover dell’omonimo brano di Coheed And Cambria, qui trasformata in una canzone degli Hideous Divinity, per quanto la band l’ha personalizzata. Un mini EP che rappresenta una conferma del talento di questi ragazzi ed una svolta per quanto riguarda lo stile. Bravissimi davvero!

(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10