copHOME(Sound Zero Records) Assurdo e coinvolgente incrocio tra sludge e hardcore da parte degli austriaci Home. Nove tracce di assalto sonoro, di violenza acustica, di tonalità sporche, accordi graffianti, mentre un vocalist dalla voce tirata domina questa potente sequenza di riff e ritmi esplosivi. Spietata la opener “Hole”, che alterna tendenze sludge con violenza e velocità del territorio “core”, creando una immagine scenica di una band esaltata, scatenata sul palco, in piena crisi isterica. “Next To Last” predilige ritmi cadenzati, e offre un groove molto accattivante. Interessante “Burlesque” che a tratti invade territori remotamente grunge, mentre “Old Hand”, nelle sue ritmiche energetiche ed ossessive riesce a far emergere un certo contesto melodico che fa ricordare anche certe derivazioni death metal, cosa che si ripete sulla conclusiva “Dead City”. Confini strani, genere non perfettamente delineato, ma energia senza fine ed una potenza sonora impattante, data anche dall’ottima registrazione fatta senza l’ausilio strumenti tecnologici, per arrivare ad un risultato sporco, selvaggio, diretto, totalmente organico. Risultano sinceri e personali: la musica riflette le dichiarazioni della band, alla quale nulla importa se il mercato applica una etichetta sludge o post hardcore o quant’altro. Una meritevole dichiarazione di intenti, pienamente rispettata in questo album di debutto.

(Luca Zakk) Voto: 6/10