(Ektro) Tornano dopo quattro anni dall’acclamato debutto auto intitolato i finlandesi Hopeajärvi. L’esordio aveva convinto critica e pubblico all’unanimità, permettendo alla band di ritagliarsi uno spazio nel panorama indie rock. Le coordinate stilistiche della formazione scandinava sono rimaste più o meno le stesse: indie rock come si suonava tra fine anni ’90 ed inizio di questo millennio, sulla scia di acts come Sonic Youth e At The Drive-In. Il cantato rimane rigorosamente in lingua finlandese, la quale risulta a volte un po’ buffa per chi non ne è abituato, ma che aggiunge allo stesso tempo quel pizzico di follia, quel non so che di particolare che la rende adatta alle sonorità proposte. Sonorità che attingono a mani basse dal post punk e che si mescolano con le solide ritmiche funky, in un irresistibile mix di groove ed immediatezza. È proprio quest’ultima caratteristica mutuata dal pop che, unendosi all’irruento minimalismo del punk ed alle calde sonorità del funky che rendono unici i brani di questi ragazzi, che con “Mahdotonta” dimostrano ulteriormente di meritare la considerazione goduta in campo indie rock.

(Matteo Piotto) Voto: 7/10