(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Sangue fresco dalla scena black francese! Gli Houle si sono formati appena l’anno scorso, sono in cinque e sono capitanati dalla superlativa Adsagsona, una ragazza che in termini di grow, clean ed interpretazione, riesce ad imporsi a moltissimi colleghi maschi di altrettante bands di metal estremo ben più note. Black metal ricco di riff taglienti ed incalzanti ma anche di melodie avvolgenti, spesso trascinanti, a tratti inquietanti. “Le Continent” cattura subito: un brano che provoca head banging, una canzone alla quale è impossibile resistere, con un black che prende un po’ del meglio dal resto del vecchio continente, Regno Unito, Svezia e Germania comprese; riff travolgente, linee vocali graffianti, assoli di chitarra pregni di luminosa malinconia… decisamente un favoloso biglietto da visita per chi si avvicina per la prima volta a questa band. La seguente “Au Loin La Tempête” diffonde una dimensione superiore di disperazione, mentre si rivela più introspettiva e tetra l’ottima “La Dernière Traversée”, canzone che tuttavia non nega un parossismo esplosivo, dei mid tempo impetuosi, una lunga parentesi delicata ed intima, il tutto dentro una teatralità impattante, simile a quella dei migliori Cradle of Filth. In chiusura il tremolo penetrante di “Sous l’Astre Noir”, brano con linee vocali avvincenti esaltate dalla grandiosa performance di Adsagsona. ‘Le ombre fluttuano sui mari – Sotto la stella oscura – Tra il paradiso e l’inferno – Sotto la stella oscura’: tematiche personali, forse spirituali, esistenziali… sempre e comunque collegate all’oceano, alla sua vastità… nel nome della sua forza, dei misteri che cela e della sua superficie irrequieta, ovvero quella sottile ed instabile linea di separazione tra l’oscurità degli abissi e la luminosità del cielo, quasi l’eterno contrato tra giorno e notte, luce e tenebre, bene e male. Vita e morte.

(Luca Zakk) Voto: 9/10