(Einheit Produktionen) E ridendo e scherzando gli Hypnos arrivano quasi ad un ventennio di attività. Qui si parla di un gruppo che fu un istituzione in patria negli anni in cui il death sporchissimo di matrice svedese imperava nel panorama estremo. E devo dire che quell’atmosfera oscura e malata c’è ancora, nonostante l’intro recitata mi abbia fatto temere il peggio per un momento. Il quinto album dei cechi mostra innanzitutto che questi mostri fanno con gli strumenti davvero ciò che vogliono. La tecnica di cui sono capaci si intravede nelle intricate ma marce composizioni, dove voce e strumenti tessono trame da album anni ,90 con una disinvoltura che fa riflettere. Perché di fatto un album così una ventina di anni fa avrebbe sfondato le classifiche, mentre ora assume un ruolo totalmente marginale in un panorama musicale che sembra aver perso l’attenzione per le proprie origini. Un album sincero, tributo al death così come non se ne fa più. Assoluti.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 9/10