(earMUSIC) Ian Gillan ha 74 anni e tira ancora avanti negli studi di registrazione e sui palchi del pianeta. Frontman dei Deep Purple, con dipartite e ritorni, un anno nei Black Sabbath, album e concerti da solista, voce di Gesù nella mastodontica opera di Andrew Lloyd Webber “Jesus Christ Superstar”. Ian Gillan, semplicemente! A questo punto della propria carriera ecco un album registrato dal vivo, durante una serie di date che Gillan ha tenuto nell’Europa dell’Est con la Don Airey Band – noto tastierista che ora suona nei Deep Purple – e accompagnato ogni sera da una diversa orchestra della città nella quale si è esibito. “Contractual Obligation” presenta tre versioni la suddetta in doppio CD e digitale, “Contractual Obligation #1: Live In Moscow” in blu Ray e “Contractual Obligation #3: Live In St. Petersburg” in triplo vinile. La scaletta dei concerti prevedeva pezzi dei deep Purple e solisti e tutti emergono in questa veste dal vivo, grazie a ottimi musicisti e un’orchestra ben disposta a inserirsi con abilità negli spazi concessi. L’album non è di certo una rivisitazione orchestrale delle canzoni, semmai contribuisce alla loro resa estetica. Don Airey è un tastierista di stile, ha suonato per Black Sabbath, Michael Schenker, Gary Moore, UFO, Brian May, Bruce Dickinson e tanti altri, avendo toccato le note perfette per album come “Never Say Die”, “Blizzard of Ozz”, “Painkiller” e così via. La chitarra è Simon McBride, ha avuto trascorsi con Jeff Beck e Joe Bonamassa, si presenta con una chitarra tonica, senza sovrabbondanze quando esce fuori dalle partiture di certi classici. Ian? Visto dal vivo pochi anni fa, sembrò evidente che non aveva più quella potenza vocale di quando aveva 20 anni e certamente senza fargliene una colpa, eppure il suo timbro di voce è inconfondibile. Appena tira fuori il fiato chiunque lo riconoscerebbe perché resterà sempre uno tra i migliori quattro cantanti maschili della storia del rock. Ian Gillan ha ancora la personalità di cavalcare pezzi che hanno fatto la storia, come “Pictures Of Home”, “Smoke On The Water” oppure “Hush” o in più come “Razzle Dazzle”. Di seguito l’intera lista dei pezzi del doppio CD. Ian Gillan offre un album che si presta all’ascolto, fatto di piccole e grandi abilità musicali, in tal senso Don Airey è in grande forma, poi l’orchestra che diventa suprema in “Perfect Strangers”. Calda e intensa la chitarra di McBride, basterebbe ascoltare come interpreta “When A Blind Man Cries”, un momento molto riuscito di questo concerto in Polonia. C’è da sperare che Ian Gillan continui con uscite del genere, come il bellissimo “Ian Gillan & The Javelins” dello scorso anno e QUI recensito, oppure questa, istantanea di una serata che travolge l’ascoltatore anche su supporto audio. Lunga vita a te Ian!

(Alberto Vitale) Voto: 8/10

CD1
1. Hang Me Out To Dry
2. Pictures Of Home
3. No Lotion For That
4. Strange Kind Of Woman
5. Razzle Dazzle
6. A Day Late ‘N’ A Dollar Short
7. Lazy
8. Rapture Of The Deep
9. When A Blind Man Cries

CD2
1. You’re Gonna Ruin Me Baby (with Grace Gillan)
2. Ain’t No More Cane On The Brazos
3. Difficult To Cure (Beethoven’s Ninth)
4. Anya
5. Perfect Strangers
6. Hell To Pay
7. Demon’s Eye
8. Smoke On The Water
9. Hush
10. Black Night