copidensity(Send The Wood Music) Ecco una proposta, francese, per un metal di ampio respiro, dai contorni non meglio definiti e che musicalmente è qualcosa che si espande, in più direzioni. Il metal degli Idensity è a cavallo tra melodic death metal, symphonic metal, gothic, folk metal e tutto quanto interagisce con una sorta di progressive che mette insieme la musicalità delle strutture di “Chronicles”. Un lavoro molto ampio, si diceva, ottimamente prodotto da Dan Swanö e magnificamente eseguito grazie al fatto che i diversi elementi della musica si fondono, rendendosi funzionali gli uni agli altri. Vedere il violino che viene accompagnato o sostituito dall’imponente tessuto sonoro delle chitarre e del drumming in “Mòfa”. Anche la musicalità sinfonica di “Over the Abyss” fa pensare a melodie epiche ed ancestrali, ma ben contornate da una robusta sezione ritmica e un guitarworking marcato e cadenzato. Ho citato questi due esempi per sottolineare come le melodie escano fuori sia da orchestrazioni o strumenti non metal, ma anche dal modo di proporsi delle partiture metal, le quali sono sempre puntuali e vivaci. “Antikhristos” è un momento che rievoca cose dei Samael, ma anche di Moonspell o alcune cadenze marziali alla Nile, con la differenza però che il sound è nettamente di proprietà di questa band francese e al massimo solo alcune cadenze e passaggi possono rievocare alla mente altre formazioni. Gli Idensity sono alla seconda opera, il precedente “Serenity” è del 2011 e la band vede sei elementi, tra i quali anche il violino di Mayline Gautié. Sei musicisti. Sei alchimisti del suono che interagiscono senza mai venire meno al proposito di rendere i brani altisonanti, maestosi, imponenti. “Islam” è forse l’unico momento di Chronicles in cui le melodie hanno qualcosa di esotico, magico, anche etnico e comunque di carattere rock e venendo meno il taglio sinfonico e l’idea di ampliare i brani verso la solennità. Il momento forse più pomposo è “Loki” dove il tappeto ritmico e il lavoro delle orchestrazioni sembrano essere vicine a certe trovate dei Cradle Of Filth, ma nella sostanza c’è sempre questo filo epico e da “colossal” che cementa ognuna delle undici composizioni. Tra le altre caratteristiche di questo sound ci sono chitarre che non vanno mai in secondo piano e se lo fanno sorreggono bene la struttura del pezzo e le melodie. Il riffing è sempre energico e poco scontato. C’è un uso di voci pulite e in growl, il quale è il timbro dominante, oltre ad inserti di voce femminile. Melodie tante e strutture ovunque. Questa è la formula ad effetto degli Idensity.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10