(Iron Bonehead Productions) Gli In Grief sono tra quei pochi gruppi che possono vantarsi di avere il mood adeguato per essere accostati a dei mostri sacri del doom inglese quali My Dying Bride e Paradise Lost. Nelle dieci tracce che compongono l’album (otto più due strumentali) i nostri danno prova di saper ammaliare e convincere l’ascoltatore con suoni sofferti, ma melodici, di un romanticismo mistico ed elegante, dove l’aggressività delle chitarre e della voce viene mitigata da una generale atmosfera sofferta, struggente nel suo incedere e magnificamente dolorante. La sofferenza trasuda da ogni singola nota, una sorta di ‘mal di vivere’ messo in musica. Il riferimento soprattutto alla sposa morente si sente, così come la voce ispirata ai primi album del gruppo di Mackintosh… eppure non si ha mai la sensazione di sfociare nel ‘già sentito’, complici una serie di arrangiamenti alquanto semplici quanto efficaci e diretti, capaci di sostenere il ritmo nel suo plumbeo procedere. Un disco azzeccato, fresco come un fiore appena reciso, di una bellezza che va colta nell’immediato.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8/10