copinstigator(Gates of Hell) Più underground di così non si può: 7’’ in edizione limitata, solo pseudonimi per i membri della band, suoni vintage, nessuna pagina facebook, concept fantascientifico vagamente trash. Dopo un demo del 2010, i misteriosi Instigator si presentano (o meglio: si nascondono) così dalla Svezia. Atmosfere pesanti, da horror metal (anche grazie al lancinante screaming di Hiroshima), per l’iniziale “Anabolic”: il brano è preceduto è animato da spezzoni parlati apocalittici (si racconta di una invasione di alieni interessati alle bellezze terrestri…). “Inseminoid” ha invece il fascino dello speed/thrash primordiale, quello che poi, per vie assai tortuose, si evolverà nel black. Unisce un po’ le due influenze del sound la ritmata “Black Magic”, mentre la conclusiva “Undetectable” è una scheggia di due minuti e mezzo con un riff genuino e arrembante. Per cultori assoluti del metal sommerso.

(René Urkus) Voto: 7/10