copbuzzo(Ipecac Recordings) Cosa ci si poteva aspettare dal primo album solista di Buzz Osborne, mente illuminata dei Melvins? Un album fatto esclusivamente con voce e chitarra acustica. Stop, fine. Niente di più. Uno dei musicisti più versatili della scena rock americana si disintossica delle distorsioni, della chitarra elettrica, del grunge, rock, stoner, nois e tutto il resto e si mette a recitare come uno svalvolato Nick Drake! Spiazzante questo “This Machine Kills Artists”, non lascia via di fughe verso altre sonorità se non quelle in cui la voce di Buzz recita versi e canticchia, dandoci dentro sulle corde dell’acustica con sensibile inventiva e dando anche il tempo a tutto il tessuto musicale. Composizioni nude, parzialmente genuine, salvo per qualche voce filtrata, ma nel complesso “This Machine Kills Artists” è davvero un atto solitario e minimale. Un lavoro per chi ha dentro di se il culto per un musicista estroso e, a volte, difficile.

(Albereto Vitale) Voto: 6,5/10