(Art Gates Records) Dopo tre dischi su Edgar Allan Poe e uno sui templari, il progetto spagnolo Legado de una Tragedia si dedica a cantare la conquista romana della Britannia: il mastermind della band, Joaquín Padilla, sceglie stavolta di comporre un disco totalmente orchestrale (sulla scia, per intenderci, di “Legacy of the Dark Lands” dei Blind Guardian), presentandolo tra l’altro in una forma molto singolare. I cinque brani che compongono l’opera, infatti, sono presenti tutti tre volte (la titletrack addirittura quattro, perché c’è anche una versione demo): con cantato spagnolo, in inglese e in versione strumentale. Così, un album di sole cinque canzoni arriva a durare 66 minuti… Ben strutturata la titletrack, forse non sinfonicamente grandiosa, ma certamente dotata di un buon refrain e di alcuni passaggi pregni d’atmosfera. Incalzante “El Llanto de los Ancestros”, mentre “Ave Roma” indulge troppo a parti parlate. Molto fumo si alza dalla breve “La Tierra de los Druidas”, la conclusione è lasciata alla sountrack music quasi pure di “Las Cenizas della Memoria”. Il mio promopack è privo di indicazioni sugli ospiti, curiosando in rete ho trovato i nomi di David Readman, Thomas Vikstrom e addirittura Johnny Gioeli. Un prodotto veramente singolare e sui generis, ma destinato forse a essere considerato una curiosità un po’ stramba…

(René Urkus) Voto: 7/10