(My Kingdom Music) Devo ammettere di essere rimasto inizialmente perplesso quando ho ascoltato questo nuovo album di Lenore S. Fingers, formazione guidata dalla calabrese Federica Catalano. Ho infatti avuto modo di sentire il debutto risalente al 2014, intitolato “Inner Tales”, e lo ricordo come un disco pregno di sonorità doom molto potenti, con la voce soave di Federica a fare da contraltare. Questo nuovo lavoro vede invece una sterzata verso il gothic metal; assistiamo quindi ad un parziale ammorbidimento della proposta. Ci tengo a sottolineare la parola “parziale” perché non mancano i momenti dove la band accelera, arrivando al limite del black metal, come la parte finale di “Ever After”. In generale, tutto sembra messo al servizio delle capacità espressive di Federica, con la sezione ritmica abile a sottolineare sia le parti più energiche che quelle più soffuse. Tutto il lavoro vive di questo dualismo tra aggressività e melodia, forza e delicatezza. Mondi apparentemente distanti ed antitetici, ma che in realtà si amalgamano perfettamente come solo i The Gathering sono riusciti finora a coniugare. Un disco che vive di contrasti, affascinando l’ascoltatore dalla prima all’ultima nota.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10