copLIVINGSTON(SPV/Long Branch Records) Ai confini del metal, ma ampiamente dentro la sincerità e la concretezza musicali. I Livingston, nati in un UK ma cresciuti a Berlino hanno già visto il successo. “Sign Language”, il loro debutto del 2009, fu un successo e la label di allora li spinse verso strade commerciali che si materializzarono con il secondo album, un disco la cui direzione fu imposta dalla label stessa. Non si sentono fieri di questo e quindi hanno deciso di ritrovare la loro strada artistica, abbandonando la grossa etichetta e rinchiudendosi in un cottage, lontani dal mondo, lontani dal giudizio, per comporre “Animal” il quale ha attratto immediatamente l’interesse di un’altra label, questa volta sincera, una di quelle che rispetta le direzioni artistiche dei musicisti: SPV. “Animal” è un disco oscuro e luminoso allo stesso tempo, dove melodia e suoni cristallini si esaltano in una atmosfera di origine dark wave, in un contesto marcatamente rock o alternative rock. Una voce pulita e coinvolgente canta le belle lyrics con armonia e pura passione, mentre musicalmente c’è energia, c’è forza ma anche molto pessimismo, molta -moltissima- malinconia. Piena di sogno “When It Goes Away”. Poderosa e grintosa “Big Mouth”, capace di unire una ritmica travolgente ad un ritornello dark wave veramente irresistibile. “The Hunter” offre pulsazioni intense ma armoniche, con divagazioni dissonanti e linee vocali stupende. Anche su “In My Head” si denota la capacità di scrivere canzoni con un altissimo livello di coinvolgimento: infatti il pezzo è pura emozione dal punto di vista vocale, mentre l’impostazione sonora -che intenzionalmente non sembra mai decollare- crea uno stato di piacevole ed armoniosa ansia. Bellissima la dark ballad “Reckless”, mentre veramente molto ben fatto il singolo “Human”: sofferto, struggente ma esplosivo… suonato con energia e fantasia, cantato con gusto e poesia. Quasi un’ora di suoni (tredici tracce) che si congeda con le sensazioni prodotte dalla title track, una canzone con la purezza di idee unplugged e la perfezione dei percorsi dominati dall’elettronica. “Animal” non è metal, certamente non nel senso stretto del termine. Ma questo album è musica eccellente con un gusto malinconico elevatissimo ed una tendenza decadente intensa. Musica che scatena emozioni, sogni, disperazioni e speranze. Tutte cose che la musica deve saper generare.

(Luca Zakk) Voto: 8/10