(Darkhan Music / Apollon) Qui serve una piccola lezione di storia, la quale ha anche ben poco a che vedere con il metal. Tuttavia se artisti quali Teloch dei Mayhem di permettono di divagare nella synth wave (leggi qui), allora ha senso parlare di Lueur Verte, tra l’altro qui ripubblicato in collaborazione con una label come la Apollon di Bergen in Norvegia la quale lavora a braccetto con la nota Dark Essence. “Crystalica” uscì nel 2013 in formato esclusivamente digitale ed il suo creatore è questo Lueur Verte, ovvero il francese Michaël Brun, anche co-fondatore della Aphasia Records, etichetta che ha portato alla luce realtà synth wave note, come Dynatron (del danese Jeppe Hasseriis, il quale ha pure masterizzato “Crystalica”) e Perturbator, stage name del francese James Kent, un chitarrista black metal che ha abbracciato la musica sintetizzata (suoi lavori sono finiti nel videogame “Hotline Miami” ed il sequel “Hotline Miami 2: Wrong Number”), noto anche per una versione remix di “Sapphire”, brano degli Alcest. Impulsi elettronici, beat digitali incalzanti, synth che esplorano i confini più remoti del cosmo, eccitando, stimolando, attraendo ed ipnotizzando. La musica non ha confini, il genere musicale è un qualcosa di effimero i cui limiti sono tanto fragili quanto inesistenti. Finalmente “Crystalica”, questa icona del synth wave francese, è ora su formati fisici, vinile e CD. Perché negli anni ’80, epoca dalla quale provengono queste immense sonorità, la musica di questo tipo era fisica, la potevi toccare, piazzare su un giradischi o dentro il walk-man! Ah, si, gli anni ’80? Non se ne sono ancora andati… e sono più attuali che mai!

(Luca Zakk) Voto: 8/10