copLUNARMANTRA(Invictus Productions) Che sia proprio il caso di dire “un nome, un programma”? A giudicare dal titolo e dalla copertina dell’album di debutto degli inglesi Lunar Mantra, probabilmente la risposta è affermativa. Diciamolo subito, con loro il libro si può tranquillamente giudicare dalla copertina. Dopo un’intro di due minuti abbondanti, in cui verrete traghettati al di là delle vostre umane vesti, partono quattro tracce una più bella dell’altra. A discapito del minutaggio medio che non scende mai sotto gli otto minuti e del genere proposto piuttosto di nicchia, l’interesse e l’attenzione dei vostri sensi non scenderà mai sotto la soglia dell’attenzione. Il combo si è accollato l’arduo compito di stupire l’ascoltatore suonando del Black pieno di occultismo e di magia, dove la musica è solo un viatico verso dell’altro. E lo fa magnificamente, con una musica di matrice prettamente europea, simile molto alla scuola portoghese nei suoni e francese nel cantato lugubre e maligno. Si aggiunga però quella magniloquenza e quel romanticismo latente tipico dei gruppi inglesi e quella nota epica propria della musica mitteleuropea. Insomma, una summa di incipit sonori che vi garantiranno una corsia preferenziale verso mondi altrimenti inconoscibili. Semplicemente stupendi.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 9/10