(Punishment 18 Records) Il nome dei MadMaze circola nell’ambiente metal già da qualche anno, grazie all’EP di esordio “No Time Left…” e in questo 2012 la band pubblica finalmente il primo album. Thrash metal puro e potente ma affilato e quella lama non è di un coltello, ma di un machete bello grosso e assassino. Thrash puro perché racchiude tutti gli elementi delle grandi band della Bay Area. Non è un thrash metal moderno quello dei MadMaze, ma assolutamente classico e suonato con maestria. Scorre via come un fiume impetuoso “Frames of Alienation”, devasta, trascina via tutto e lascia una catastrofe. Ottime chitarre, batteria precisa e istrionica, un basso che pulsa come una locomotiva e un cantante, Alberto Dettori, calato ottimamente nella sua parte. Paragonerei il suo timbro vocale a quello di Chuck Billy. Anche la copertina di Ed Repka (Death, Megadeth, Municipal Waste, Possessed, Atheist, Hirax) è in totale sintonia con il genere. Fresco, veloce e potente, “Frames of Alienation” è una bestia sciolta che va in giro a mietere vittime. I MadMaze sono in grado di saziare perfettamente ogni thrasher che si rispetti, ovviamente riprendendo comunque modelli già ampiamente noti.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10