(Ad Noctem Records) Inutile girarci attorno, la cartella stampa parla chiaro: “666: The Disciple” è il manifesto della dannazione di Murihell, un viaggio attraverso una condizione mentale senza ritorno, la sua accettazione e la sua definitiva assimilazione. Murihell, appunto, Muriel Saracino creatore della Ad Noctem Records, con il suo personalissimo progetto musicale, la sua valvola di sfogo al fianco di tutte le altre ottime band del suo prolifico roster. I suoi Madness of Sorrow, in circolazione dal 2011 (dal 2004 se consideriamo la precedente incarnazione come Filthy Teens), hanno all’attivo ben cinque dischi, l’ultimo dei quali risalente ormai al 2018; con il tempo sono diventati quasi una one man band, visto che questo EP vede Murihell affiancato solo dal suo batterista live, Carlos Cantatore (che ha suonato anche con gli Annihilator). Alle porte del 2023, finalmente, dopo quattro anni ritorna l’immenso piacere di poter finalmente ascoltare qualcosa di nuovo, qualcosa di così diabolicamente espressivo, incisivo, incalzante e costantemente avvolto da attraenti nebbie sulfuree. Un horror metal con tendenza goth e quel meraviglioso filo che separa l’occulto dal liturgico… due concetti che forse separati non lo sono mai stati. Territorio di caccia di bans quali Death SS o Deathless Legacy? Certo, ma i Madness of Sorrow hanno una loro personalità, risultano originali, sempre con una maturità stilistica solida ed identificativa. Quattro intensi brani: dissacrante e molto heavy “Possessed”, con Mickey Evil dei Mugshots, “Damned”, con Federica Tringali dei Madhouse, risulta suggestiva e arricchita da un favoloso contrasto tra quei riff pungenti e quelle tastiere tanto provocanti quanto cathcy. C’è un sentore luciferiano sull’intensità espressiva di “Metamorphosis”, mentre la conclusiva ”Disciple” è irrequieta, inquietante, tanto tetra quanto teatrale. Tanta oscurità, tanta bellissima e sensuale oscurità. Quasi un culto della dannazione, un donarsi completamente anima e corpo alle tenebre, al mistero, verso il proibito, verso l’occulto, l’arcano e l’ignoto, divenendone il perfetto adepto, il discepolo prescelto.

(Luca Zakk) Voto: 8/10