(High Roller Records) Ridistribuito su vinile assieme a “The Courts of Chaos”, “Spiral Castle” è l’undicesimo disco dei Manilla Road, formazione cult (ma amatissima in Europa) dell’epic metal a stelle e strisce, che ha cessato la propria attività nel 2018, a seguito dell’improvvisa morte di Mark “The Shark” Shelton. L’album uscì originariamente nel 2002, quando la band era (più o meno) definitivamente uscita dalle traversie degli anni ’90, che l’avevano vista pressoché inattiva; e che dire, nonostante pareri molto discordi da parte dei fan, il sottoscritto crede fermamente che NON sia una delle sue prove migliori… Dopo la ‘zanzarosissima’ intro, la titlerack si distende su quasi nove minuti ed è, forse, il picco di questo disco non memorabile: quantomeno ci regala un refrain epico e cantabile! Cupa “Shadow”, poi “Throne of Lies”, che era stata esclusa dalla scaletta del disco originale, e viene qui riproposta come bonustrack, si rivela un ibrido fra metal classico e tendenze anni ’90 che onestamente non c’entrano nulla… Dieci minuti per “Merchants of Death”, l’altro brano di punta del disco: non solo per l’assolo sfrenato, ma anche per il break di puro epic rock anni ’70! Mentre trovo noiosissimi gli otto minuti finali dello strumentale arabeggiante “Sands of Time”, pur con la sua atmosfera da decadente sword & sorcery esotica. Se avete dei ‘buchi’ nella vostra collezione, reissue come queste sono in ogni caso sempre utili!

(René Urkus) Voto: 6,5/10