(Helldprod Records) Sono portoghesi, sono al terzo album e hanno molto ben chiara un missione che intendono portare a termine con tutti i mezzi: contaminare con la loro musica ogni tomba, bordello e chiesa con l’unico fine di diffondere la parola del Gesù con le corna, il quale è sempre stato in agguato! Devoti al black più offensivo in un contesto di puro thrash espresso con perversione death, questi tre seguaci della bestia non necessitano di cantare in inglese per far capire i loro propositi! I titoli dei brani sono molto espliciti (tra gli altri, si mettono in mostra brani il cui titolo in Italiano suona qualcosa come “Puttana dell’abisso”, “Il trionfo della bestia” o “Orgie iniziatiche”), ma musicalmente -hey- questi dannati ci sanno proprio fare e vanno molto oltre il prevedibile rumore lo-fi tipico di bands con questa generica impostazione, tra l’old-school e la violenza gratuita. “Solstício Funerário”, per esempio, è esaltante: da un death-punk pieno di fretta, ad un groove basato su un intenso mid tempo di quelli irresistibili, sicuramente pericolosi per le vertebre… il tutto coronato da un assolo niente male. Bella progressione con “Arcanjo das Sombras”, putrefazione inaudita su “Meretriz do Abismo”, un brano che comunque sa deviare verso un break down al quale nessun amante di thrash e death può resistere. Bestiale “Orgias Iniciáticas”, tagliente e cinica “Serpente do Caos”, ottimo l’incalzare del basso sulla title track, sanguigna e purulenta “O Triunfo da Besta”. Brutti, volgari, offensivi, irriverenti, anticristiani e autoproclamati devoti satanisti: la più perversa espressione del death/thrash d’altra epoca, ma registrato bene, suonato meglio, ed infine sbattuto in faccia senza rispetto!

(Luca Zakk) Voto: 8/10