copmartyrvore(Iron Bonehead) Mini Lp dopo sette anni di silenzio per i Martyrvore, cult band Statunitense dedita ad un metal estremo come si suonava a fine anni ’80, quando i confini tra death e black metal non erano ancora ben definiti. I brani sono grezzi, grondano malvagità e blasfemia ad ogni nota e sono privi di fronzoli e orpelli stilistici. Un assalto sonoro che si rifà molto ai Sarcofago e a death metal bands come Deicide e Malevolent Creation. Il suono è cupo, oscuro, volutamente low-fi e analogico, che se da un lato ne smorza un po’ la potenza, dall’altro gli conferisce quel senso di marciume e aggressività. “Masaya” poggia su un riff velocissimo e semplice ma decisamente efficace su cui si staglia un cantato malvagio, un growl profondo e potente. “Global Annihilation” si avvicina pericolosamente a sonorità grind core, meno di un minuto di massacro, così come “Mouth Of The Grave”, con il drummer Gemini che mena come un fabbro e le chitarre “a motosega” che macinano riffs assassini e assoli minimali e schizoidi. “The Black” ha un inizio thrasheggiante alla slayer, ma poi accelera vertiginosamente fino al cambio di tempo, un breve rallentamento alla Darkthrone prima della ripartenza fulminea. Il mini si chiude con la title track, un outro tetro e orrorifico. Un album che dividerà il pubblico tra cultori del black metal primordiale, che adoreranno questo lavoro, e chi lo bollerà come troppo retrò e già sentito. Personalmente “Malevolent Desolation” mi è piaciuto, donandomi quelle sensazioni che solo Darkthrone, Sarcofago e Celtic Frost sanno darmi, quelle atmosfere lugubri che i suoni perfetti delle ultime uscite non riescono a ricreare.

(Matteo Piotto) Voto: 7/10