copmaster2(Horror Pain Gore Death Prod.) Per quanto rispetti il lavoro dei Master di Paul Speckmann, non ho mai fissato per bene nella mente “Faith Is in Season”. E’ stato il quarto album, cinque anni dopo “Collection of Souls” (un signor disco) e quattro anni prima “Let’s Start a War”. Era il 1998 e il death metal, come sempre corposo nelle sonorità e nella sostanza, di Speckmann aveva perso la batteria di Aaron Nickeas (collega di Paul negli Abomination), le canzoni sembrano rifarsi ad un’attitudine spedita ed alla Motörhead e Venom, oltre a riproporre qualcosa degli Autopsy. E’ sempre un sound d’impatto e forse meno scorrevole di “Collection of Souls”, almeno nella sua prima parte ed oltre. L’album è costituito da sedici pezzi in poco meno di un’ora di musica. Brilla la trama melodica e i solismi iniziali di “Butchered by Numbers”, mentre di seguito esplode l’aggressività di “Antidote”. Cupa e torbida “Return to Vietnam”, sfrontata e crust “Re-Terrorizer”. Fa comunque piacere ritrovare e riascoltare questo pezzo di storia della band che la Pavement Music pubblicò il 7 aprile del 1998 e che era fino a poco fa uno dei pochi album a non essere stato rieditato, tra quelli più vecchi nella discografia dei Master. Un sound torbido e bestiale, essenziale nelle sue linee e tipicamente privo di compromessi.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10