copmegachurch(Stressed Sumo Records) L’annuncio delirante della prima track “Resurrection” ci fa immediatamente immaginare la fine del mondo sonora che i Megachurch prospettano in questo disco. Il sound di “Judgment Day” è un interessante mix di sonorità stoner, sludge e progressive, unite ad un’immancabile eco del rock degli anni settanta più delirante ed allucinogeno. Il basso rimarca molto i suoni del compianto Cliff Burton, che con la sua “Anesthesia” ci insegnò cosa volesse dire usare il basso distorto ed effettato per fare metal, mentre i costrutti ritmici, ricchi di cambi di tempo e tempi in quattro quarti viaggiano a metà strada tra i Queens Of The Ston Age ed i Mastodon più sperimentali. Il cantato invece è abbastanza singolare, il parlare sbiascicato ed urlando con vocalizzi acuti ed ossessionati imita molto la follia narrativo canora di veri e propri folli della musica, partendo da Jim Morrison ed i suoi urli disperati, passando per Devin Townsend degli anni aurei con i suoi Strapping Young Lad per giungere anche a Les Claypol dei Primus. Un buon disco di follia rock psichedelica, adatto per tutti coloro che fanno dei trip mentali la colona sonora della loro vita.

(Michele Alluigi) voto: 7/10