copMegashark(autoprodotto) Un salto indietro negli anni ’90 con questo concentrato di nu-metal. Un nu-metal che integra il tedio dell’epoca ma anche la rabbia odierna integranti in questo EP di cinque tracce che sono una sequenza di pugni in faccia. Ritmiche forsennate, singing ispirato dall’ira con delle intelligenti iniezioni di melodia che portano il lavoro di questa band italiana oltre l’ovvio, lo scontato o … il ripetuto! “Shark Happens” (titolo geniale!) nonostante il genere ultra ventennale risulta fresco, diretto, impattante e durante quei diciotto minuti non c’è un solo momento di respiro, di pausa, di tranquillità. Dopo l’into veramente cool, parte un massacro breve ma sanguinoso intitolato “F.O.I.”: siamo nel nu-metal, con un po’ di thrash ed un atteggiamento maledettamente punk… Poi arriva “5002”, sempre cattiva, ma molto più oscura, capace di esaltare quella decadenza/dannazione tipica delle bands dell’epoca. “So Below” è grintosa e travolgente mentre “Bombkidz” continua quella meravigliosa terapia del massacro, grazie a ritmiche nervose e pesantissime. La pinna dello squalo emerge dai fondali con la conclusiva “Dead Inside”: minacciosa, pesantissima, melodica, cadenzata, tonante e con una performance vocale che esalta anche nel confronto con le altre tracce. Un atteggiamento sfacciato, in controtendenza, menefreghista e feroce. Espressione dell’essenza del metallo!

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10