copmegatherium(Andromeda Relix) Se sfogliate qualche libro o, scusate, navigate in giro per qualche pagina informativa, troverete che il megatherium, ovvero il megaterio, è un genere estinto di mammiferi che comprendeva varie specie di bradipi terricoli giganti vissuti durante il pliocene e il pleistocene, praticamente da 5 milioni di anni fa fino a l’altro ieri, ovvero 11,000 anni fa. Ma è inutile negarlo: se vi trovate davanti ad disco con un moniker simile stampato sopra, il pensiero devia verso miti svizzeri o svedesi. Ma anche i miti svizzeri e svedesi si ispirarono a qualcosa, ovvero alla bestia mitologica e biblica dell’apocalisse. Nel caso degli italiani Megatherium, invece, dopo diversi ascolti posso garantirvi che l’ispirazione proviene sia dalle solite ovvie oscurità mitologiche, che da quel cazzo di bestione preistorico che vagava in giro per la terra scaricando al suolo tutte le sue 3-4 tonnellate di peso! E non mi interessa se questo era veramente il pensiero dei ragazzi della band, in quanto questa è roba dannatamente pesante! “Superbeast” (titolo che, tra l’altro, conferma il mio pensiero) è un macigno di doom fumoso, oltraggioso, sconvolgente, ipnotico! Se la bestia mitologica è solo un bel disegnino, una bella storiella per religiosi, una bella cosa in cui credere, sognare e sulla quale scrivere testi perfetti per l’heavy metal, quella vera, quel bel mammifero di un tempo pesava davvero, davvero tanto… e questo album potete immaginarvelo come la zampetta del simpatico animaletto che si appoggia delicatamente sopra la vostra testa, scaricandoci tutte quelle dolcissime tonnellate di carne, ossa e sangue! Doom, dunque. Tanto fumo. Tanta oscurità. Ed anche tantissima atmosfera (ci sono le tastiere, e sono usate con immensa intelligenza!), una qualità del suono perfetta, ovviamente sempre tra le ombre del fuoco e la peste del fumo. Ma i Megatherium vantano anche un vocalist fantastico, di livello sicuramente molto superiore rispetto a quanto necessario in questo genere, e questo innalza mostruosamente la qualità, la resa, la potenza. “Refuse To Shine” è massacrante: cinque minuti di head banging lento ma profondo, collo che si spezza, carne che si lacera, nebbia infinta, non si vede nulla, l’unica percezione è il dolore. Psych-doom puro. Si vira verso doom più classico, tanto che ci sento anche un po’ dei Catherdral, con l’ottima “Fly High”. Il mammifero di cui sopra si adagia (sopra di voi) con tutta la sua mole travolgente grazie alla monolitica “Twiceman”: oltre tredici minuti di doom atmosferico, ricco di risvolti ipnotici, coinvolgenti, con una performance del vocalist impeccabile. Ostile ma anche deliziosamente groovy e melodica “Ghost Of The Ocean”, un brano sporco, sudicio: stupendo! Potenza, elettricità ed un’altra tonnellata di groove con una spettacolare derivazione blues sull’irresistibile “Cleveland (Is Far From Here)”. Manca l’aria con “Grey Line”… e poco si respira anche con “Betrayers Everywhere”, un brano così opaco, dai toni così tetri, dalle accordature ossessivamente basse, ai limiti della fisica… tanto che le tracce di blues annegate nel brano vanno cercate, scovate, godute. Riffoni apocalittici con “Slow Down”, mentre la conclusiva “Retrosky” ha una produzione assurda… ascolterete musica provando l’incubo della sordità, un clima ovattato, oppressivo, la dannazione trasformata in suono. L’ho detto spesso: il doom è un genere che ormai ha poco o nulla di nuovo da dire. Anzi, forse nemmeno il pubblico si aspetta o desidera qualcosa di nuovo… non sarebbe doom. Ci sono quindi due strade: l’estinzione, come il mammifero di cui sopra, o perseveranza nel nome della qualità eccelsa. “Superbeast” e Megatherium sono perfetti sinonimi di questo concetto: ovviamente sto parlando sia della immensa qualità della musica ma anche della tragica ed apocalittica discesa verso gli inferi lungo la quale sarete spinti con decisione e violenza, mentre le fiamme vi bruciano, il fumo vi soffoca, i diavoli vi frustano… e la vera bestia vi attende nel fondo con un ghigno di perversione infernale.

(Luca Zakk) Voto: 9,5/10