copmelanchoholics(Eibon Records) Malinconia allo stato puro, manifestata con concetti dark, ambient, drone e low-fi. Una malinconia che si esprime anche con la stessa esistenza delle band, formatasi nel 2001 e sostanzialmente terminata con la morte, a causa di un cancro, di uno dei tre componenti, Benedikt, il chitarrista. Fu lui che scattò delle foto per un documentario sul solstizio d’estate islandese, e furono quelle foto che ispirarono questo lavoro, questa disegno sonoro, titolo compreso. Le nove tracce sono oscurità materializzata sotto forma di effetti speciali, rumori reali, echi, teorie digitali ed ambientali, in un perfetto stile sperimentale e vagamente post rock, il quale raggiunge livelli estremi su pezzi come “The End Belongs To This World”. Un lavoro che genera ansia, pone domande, accenna alcune risposte e confonde completamente la mente. Un inno alla malinconia, alla natura, all’euforia, alla decadenza più completa e lacerante. Il tutto inglobato in un impenetrabile sintesi del mistero.

(Luca Zakk) Voto: 8/10