copmessenger3(Massacre) Ritroviamo i simpatici power metallers Messenger esattamente dove li avevamo lasciati: la seconda parte della loro saga fantascientifica (qualche dettaglio QUI, nella recensione del primo capitolo) è, se possibile, ancora più ‘true’ della prima, in un tripudio di cliché e trademark del classico metallo germanico… che, almeno per chi scrive, rendono l’insieme incredibilmente godibile e divertente. Epica e veloce “Sword of the Stars”, che fonde le melodie speed degli Helloween al tocco fantascientifico degli Iron Fire, mentre “Privateer’s Hymn” riprende con gusto le atmosfere dei Running Wild, spostando le vicende dei pirati dal mare allo spazio! Del resto, se leggete il plot della storia, il rifugio dei ribelli spaziali si chiama New Port Royal… “Frozen” è una interessante power ballad, dalle tonalità soffuse ma non troppo ovvie; godibilissima, grazie ai suoi cori epici, la titletrack, una speed song alla Gamma Ray come se non ci fosse un domani. “Captain’s Loot” incrocia i soliti Running Wild con un approccio ritmato manowariano, mentre “Wild Dolly” offre l’ennesimo ritornello catchy con coro epico, esattamente sullo stile dei Majesty (ma con un passaggio di violino nel finale). L’ultimo brano naturalmente alza il tiro, e con “Fortress of Freedom” abbiamo atmosfere epiche ma allo stesso tempo positive, che mi hanno ricordato da vicino i Fairyland. I Messegner scrivono, con ogni evidenza, per nostalgici e puristi dell’heavy/power: una razza sempre più in via di estinzione, ma che spero li seguirà con fiducia. Consigliata l’edizione digipak con due bonustracks di ottimo livello.

(René Urkus) Voto: 8/10