(Temple Of Mystery) Quinto album per Metalian, formazione definita come ‘la risposta canadese ai Judas Priest’. Queste definizioni lasciano a mio avviso il tempo che trovano, sia perché lo stile delle due band è un po’ differente, sia perché confrontarsi con giganti come i Judas Priest significa uscirne con le ossa rotte. Certamente non mancano le sfuriate metalliche, accompagnate da vocals acute, ma i Metalian li associo più agli Agent Steel, anche se comunque l’influenza dei Priest è presente. I Metalian sono in definitiva una band di onesto heavy metal piuttosto aggressivo, ricco di spunti speed metal senza far mancare però le melodie. Purtroppo c’è un po’ la tendenza ad essere fin troppo derivativi, al limite del plagio: basta ascoltare “Fire On The Road”, con il riff portante identico a quello di “Thundersteel” dei Riot, mentre la melodia di “Solar Winds” è presa di peso da “Catch The Rainbow” dei Rainbow. I brani sono comunque brevi, diretti, senza fronzoli e godibili, solo che tutto sa di già sentito. Un album gradevole all’ascolto ma che di certo non passerà alla storia.

(Matteo Piotto) Voto: 6/10