(AFM Records) Guidati dalla stentorea front singer Erica Ohlsson, gli svedesi Metalite fanno uscire il loro secondo disco in studio per un colosso come la AFM: quando arrivano album come questo in redazione, mi rendo conto che ormai le mie categorie per definire i generi sono abbastanza datate. Melodic modern power/gothic female fronted rock/metal significherebbe qualcosa per voi? Beh, è come preciserei, se fossi costretto, la musica degli scandinavi! Suoni elettronici, ritmi serrati e una linea vocale spedita ci accompagnano nell’opener “Far from the Sanctuary”, per un sound che può ricordare i nostri Secret Rule. Ritornello sentito mille volte, ma sempre efficace quello di “Apocalypse”, dalle parti dei Within Temptation più sornioni; l’elettronica prende radicalmente il sopravvento nella titletrack, per cui quasi non parlerei neanche più di metal. Con “Warrior” colgo echi dei nostri Temperance o Teodasia; “World on Fire” è ancora più pop, mentre “Breakaway” è una ballad furbetta ma riuscita. Con la conclusiva “Victory or Death” abbiamo ancora ritmi leggeri leggeri e molto catchy… se siete dei puristi, “Biomechanicals” è da evitare come la peste; se amate le sonorità più morbide e ‘commerciali’, invece, lasciatevi pure prendere per mano da Erica e godetevi un po’ di headbanging!

(René Urkus) Voto: 7/10