(Dying Victims Productions) Con una delle copertine più belle e intriganti degli ultimi anni, almeno in ambito classic metal, torna sul mercato il terzo album dei portoghesi Midnight Priest, uscito l’anno scorso per la Metal on Metal e riproposto oggi su vinile dalla Dying Victims. I lusitani sono essenziali (nove brani più intro per 35’ di durata) ma efficaci. L’organo della intro “The Law” crea la giusta atmosfera per “Funeral”, un brano che guarda certamente a King Diamond ma senza trascurare di buttare dentro un riff priestiano (e direi che anche Lex Thunder, che però intanto ha lasciato la band, con le dovute proporzioni, ha qualcosa di Halford). Helstariana la titletrack, mentre nel finale di “Holy Flesh” Lex Thunder mostra quanto in alto può andare. Ammiccante “Sin for Satan”, puro horror metal dai toni sornioni, un po’ alla Lizzy Borden; c’è più melodia in “Iron Heart”, e se vi mancava il classico inno celebrativo potete rivolgervi all’arrembante “On your Knees for Metal”. Un disco compatto e godibile per gli amanti della sonorità più oscure del metallo classico.

(René Urkus) Voto: 7,5/10