(7Hard Records) I power metallers italo-croati Minotauro giungono al secondo album, e ci propongono nove brani d’assalto per chi ama le strutture elaborate; i nostri collaborano con la Istriaphonic Orchestra croata, e la cosa ben si avverte nell’album. Non vi ‘spaventi’ la cover perché qui non troverete suoni estremi! “Landless Soldiers” innesta strutture sinfonico-orchestrali su una base di power classico molto sostenuta; eroica “Fields of Syphobia”, per la quale non siamo distanti dai Thy Majestie, mentre ho addirittura pensato a dei Dark Quarterer ‘powerizzati’ per l’arcigna “All seeing Eye”. Power/prog di classe e con qualche spunto cinematografico per la titletrack, la quale rievoca nella mia mente un’altra band con ‘dark’ nel nome, ovvero i brasiliani Dark Avenger; “Graveyard Symphony” giunge alle strutture degli Epica (fatta salva ovviamente la differenza nel cantato). I Minotauro giocano bene le proprie carte e producono un disco interessante, che evita di essere troppo monolitico o, difetto opposto, troppo ampolloso.

(René Urkus) Voto: 7,5/10