(Sepulchral Productions) I canadesi Miserere Luminis se la sono presa molto comoda. Il loro disco di debutto omonimo è uscito già un po’ di tempo fa… per la precisione quattordici anni or sono, nel 2009… ma non si può non ricordare che i membri di questo progetto sono impegnati anche in altre ottime bands, come i favolosi Gris o i misteriosi Sombres Forêts (comunque entrambi ormai silenziosi da un decennio). Ma la lunga pausa non ha fatto perdere lo smalto a questi artisti, i quali si addentrano in brani anche molto lunghi, nei quali il loro black e disperato abbraccia con avidità dissonanze imprevedibili, sonorità atmosferiche, progressive, con strutture dei brani tutt’altro che prevedibili, spesso poeticamente complesse… sonorità sulle quali linee vocali tanto dolorose quanto ben definite accompagnano l’ascoltatore dento un abisso di graffiante sofferenza, oscura ed incredibilmente piena di bellezza. Brani variegati, capaci con disinibizione di arrivare al quarto d’ora, quanto ai più canonici quattro minuti… in questo caso per un favoloso e molto tecnico ‘intermezzo’ strumentale. C’è maestosità nin brani come “De Venin et d’Os”, nei quali linee di basso contorte giocano con incredibili violini… cosa che si spinge oltre con capitoli più aggressivi come “Le Sang des Rêves“. “Noir fauve“ è pura poesia, mentre “La Fêlure des Anges” si rivela essere dannatamente irresistibile. Un disco nel quale lasciarsi andare con abbandono, con passione, con infinita curiosità…. un album con in valore che ripaga pienamente -e con gli interessi- la lunghissima attesa!

(Luca Zakk) Voto: 10/10